Riflessi A cura di Elisabetta La Rosa
Alessandro Andreuccetti – Sulle tracce della natura
Sono Riflessi, le proiezioni astrali che si animano nelle opere diAlessandro Andreuccetti che, mediante la natura da vita alle sfumature caratterizzanti il suo animo artistico. Osserviamo una natura astratta che vive mediante il colore, sfumature armocromatiche che mostrano una natura in divenire.
Foglie, rami, radici si animano sulla tela dando vita ad una composizione equilibrata, che ci conduce in un giardino sensoriale dove è il cromatismo a parlare, mediante le campiture di colore si anima il connubio fra vita umana e vita vegetale. Un giardino paradisiaco come luogo immaginario, sede del nostro inizio e della nostra fine, la matrice originale della vita, alimentato dall’acqua come elemento vitale. L’opera ci induce a riflettere su quanto la natura sia essenziale per la vita umana. Una natura come riflesso di vita, origine dell’essere umano.
Nell’opera Aquiloni osserviamo il richiamo alla libertà dettata in primis dalla tela astratta che conferisce un’interpretazione libera della realtà. Inerente la simbologia dell’aquilone, forte è il richiamo alla libertà anche se vincolata da un filo, un forte contrasto che richiama l’opposizione fra libertà e necessità. Circa il mondo onirico, sognare un aquilone indica un buon contatto con il proprio mondo interiore e con la fantasia, il riflesso di quei momenti di evasione gestiti, vissuti pienamente. L’artista riesce a fondere la realtà tangibile con il mondo delle idee.
Nell’opera Uva emerge un pensiero che prende vita fra trame pittoriche che caratterizzano uno sfondo evanescente a tratti richiamando la sfera pittorica astratta. Punto focale della tela è il tralcio d’uva, sinonimo di ricchezza, salute, benessere e vitalità.La simbologia della vite è rintracciabile nell’antichità, ricordiamo ad esempio come nel mondo greco-romano il vino era considerato il nettare degli dei in quanto associato al dio Bacco, divinità dell’ebrezza e della liberazione dei sensi. L’artista realizza un’opera dalle molteplici sfaccettature richiamando, con la simbologia dell’uva, il fluire dell’universo e la vitalità frenetica dell’esistenza. Una natura come fulcro dell’essenza umana dove l’artista rispecchia se stesso, invitando il fruitore a perdersi fra le trame evanescenti che fanno da cornice al frutto.
Elisabetta La Rosa