SGUARDI NELL’ANIMA
Alessandro Andreuccetti: sinestesie della natura a cura di Elisabetta La Rosa
Intense suggestioni poetiche che si modulano mediante le astrette emozioni cromatiche, che trovano il loro compimento nell’essenza della natura.Questo è fulcro della poetica artistica di Alessandro Andreuccetti, artista che ritrova se stesso nella suapersonale visione della natura.
Un “labirinto viola” è quello che prende vita nell’opera Purple Maze, osserviamo le foglie che dominano la scena e che si tingono di sfumature cromatiche che variano a seconda del pensiero che le domina. Si riescono a carpire le sfumature celesti del cielo di fondo che pian piano si addensano in un cromatismo che dal rosa verte in un porpora sempre più intenso. Sono le sfumature dell’anima dell’artista che trova il completamento di se stesso mediante la natura.L’osservatore si perde fra le fronde che esplodono e si diramano in tutta la porzione della tela, un labirinto emozionale cui fulcro è la passione per l’essenza della vita, incarnata dalla natura.Nella sua valenza simbolica la foglia incarna il rinnovamento, la crescita e la fertilità, l’incedere delle stagioni come il mutare delle sfumature cromatiche delle foglie richiama l’essenza intima dell’essere umano.
Nell’opera Nel giardino l’osservatore viene immerso in un tripudio di suggestioni cromatiche, campiture di colore dense coinvolgono il fruitore in un’esperienza multisensoriale che ingloba la mente e i sensi. Un giardino di Sinestesie astratte frutto della passione dell’artista per la natura, che in ogni opera assume sembianza differenti adattandosi alla proiezione di chi osserva. Il colore è bilanciato, le velature si sovrappongono senza mescolarsi, straordinaria è la capacità tecnica dell’artista che con il gesto pittorico rende viva la materia cromatica. L’astratto della materia si fonde con la suggestione della figura dettata dalle linee cromatiche di colore nero, che accennano il dettaglio figurativo.
Oniriche visioni si articolano mediante le cromie evanescenti che vivono nell’opera Violet. L’artista guarda alla natura per dare voce alle suggestioni del proprio animo. La forma dei fiori si articola mediante l’armocromia dei colori, l’artista infatti bilancia il colore sulla tela dando vita ad un connubio di definizione della forma e all’informale della materia cromatica. Nella sua valenza simbolica, la viola simboleggia la nobiltà, il rispetto, il successo, grazia e femminilità che suggellano il loro incontro tra le intense sfumature cromatiche vibranti sulla tela. Un viaggio alla scoperta di sé, è ciò che l’artista Andreuccetti invita ad intraprendere a coloro che si immergono nelle sue opere.
Alessandro Andreuccetti–Sulle tracce della natura
Sono Riflessi, le proiezioni astrali che si animano nelle opere di Alessandro Andreuccetti che, mediante la natura da vita alle sfumature caratterizzanti il suo animo artistico. Osserviamo una natura astratta che vive mediante il colore, sfumature armocromatiche che mostrano una natura in divenire.
Foglie, rami, radici si animano sulla tela dando vita ad una composizione equilibrata, che ci conduce in un giardino sensoriale dove è il cromatismo a parlare, mediante le campiture di colore si anima il connubio fra vita umana e vita vegetale. Un giardino paradisiaco come luogo immaginario, sede del nostro inizio e della nostra fine, la matrice originale della vita, alimentato dall’acqua come elemento vitale. L’opera ci induce a riflettere su quanto la natura sia essenziale per la vita umana. Una naturacome riflesso di vita, origine dell’essere umano.
Nell’opera Aquiloni osserviamo il richiamo alla libertà dettata in primis dalla tela astratta che conferisce un’interpretazione libera della realtà. Inerente la simbologia dell’aquilone, forte è il richiamo alla libertà anche se vincolata da un filo, un forte contrasto che richiama l’opposizione fra libertà e necessità. Circa il mondo onirico, sognare un aquilone indica un buon contatto con il proprio mondo interiore e con la fantasia, il riflesso di quei momenti di evasione gestiti, vissuti pienamente. L’artista riesce a fondere la realtà tangibile con il mondo delle idee.
Nell’opera Uva emerge un pensiero che prende vita fra trame pittoriche che caratterizzano uno sfondo evanescente a tratti richiamando la sfera pittorica astratta. Punto focale della tela è il tralcio d’uva, sinonimo di ricchezza, salute, benessere e vitalità. La simbologia della vite è rintracciabile nell’antichità, ricordiamo ad esempio come nel mondo greco-romano il vino era considerato il nettare degli dei in quanto associato al dio Bacco, divinità dell’ebrezza e della liberazione dei sensi. L’artista realizza un’opera dalle molteplici sfaccettature richiamando, con la simbologia dell’uva, il fluire dell’universo e la vitalità frenetica dell’esistenza. Una natura come fulcro dell’essenza umana dove l’artista rispecchia se stesso, invitando il fruitore a perdersi fra le trame evanescenti che fanno da cornice al frutto.